<<Desideriamo proporre un'iconografia di san Michele Arcangelo poco conosciuta in Occidente, ma molto diffusa in area bizantina: san Michele Arcangelo il Liturgo, rappresentato nell'atto di tributare il dovuto culto di adorazione all'Altissimo. L'intero suo essere indica reverenza estrema, dall'espressione del viso, all'inclinazione della testa, alla delicata curva delle spalle, alla discrezione con cui impugna la sottile asta del comando, alla trepidazione e saldezza con cui circonda e regge nella mano il globo trasparente, simbolo dell'universo, con impresso il monogramma di Cristo, alla leggerezza del suo incedere.
Dalla profondità del culto di adorazione da parte dell'Arcangelo scaturisce in lui la celeberrima espressione che lo distingue e lo sostanzia fino a diventare il suo stesso nome: "Mi-ka-El", ovvero "Chi è come Dio?" >> Adelaide Trabucco
<<Vedendo il tuo coraggio contro le schiere di satana, tutti i Cori Angelici con gioia si sono messi dietro a te nella battaglia per il nome e la gloria del Sovrano, cantando: "Chi è come Dio?". Noi vedendo satana calpestato sotto i tuoi piedi ti acclamiamo vincitore:
Rallegrati, tu per cui nei cieli è stata ristabilita la pace e la tranquillità.
Rallegrati, tu per mezzo del quale gli spiriti maligni sono precipitati nell'inferno.
Rallegrati, tu che conduci le Schiere Angeliche e le forze del mondo invisibile per l'annientamento del male.
Rallegrati tu che domini invisibilmente l'agitazione e l'impeto delle forze del mondo visibile.
Rallegrati, tu che sei meraviglioso aiuto per quanti sono impegnati nella lotta contro gli spiriti maligni sulla terra.
Rallegrati, tu che sei forte sostegno per tutti gli abbattuti nelle tentazioni e sciagure.
Rallegrati, Michele, grande Archistratega, con tutte le Schiere Celesti!
Alleluia!>>
Dall'Inno Akathistos a San Michele Arcangelo
Con preghiera di citare la fonte in caso di utilizzazione del testo per motivi di studio.